Un nome dovuto probabilmente alla sua forma e alle sue dimensioni.
Nel 1982 gli scavi di questo monumento megalitico hanno permesso di scoprire una struttura di calettatura tutt’intorno alla tomba di quasi 4 m di lunghezza per 1 m di larghezza e 1 m di altezza.
Si tratta di una cassa megalitica che risale all’età del bronzo, le cui pareti sono costituite da grandi blocchi di scisto rosso di più di 4 m di lunghezza ciascuno. Un tempo circondata da un tumulo, la cripta fa parte di un tipo di sepoltura pensata per i piccoli principi dell’Armorica tra il 2000 e il 1500 a.C.
Caduta nell’oblio tra il XIX e il XX secolo, la Tomba dei Giganti è stata riscoperta alla fine degli anni ’70 e nel 1982 sono iniziati gli scavi. La tomba, orientata verso nordovest/sudovest è formata da due blocchi più un altro blocco isolato. Originariamente sulla sepoltura era posizionata un’altra lastra che serviva da copertura e il complesso probabilmente apparteneva a un allineamento di menhir preesistente.
La tomba è anche soprannominata la «Roccia della vecchia». L’espressione «la vecchia» era spesso utilizzata nei racconti popolari per parlare di una strega o della morte (brrrr!).
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